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Fini svolazza alto, ma...
 Molti non lo capiscono e pochi lo seguono
di
Antonino Amato


Fini: l'incoerenza e il tradimento fatti persona!

I grassetti sono dell'autore, quanto scritto nello spazio giallo è della Redazione

       Noi tutti conosciamo Fini, ne abbiamo grande stima e, periodicamente, lo omaggiamo con sputi e sghignazzi.
       Memori di quando Fini affermava perentorio: “Mussolini è un grande statista del Novecento”, ma poi disse: “Mussolini è stato condannato dalla storia”.
       Memori di quanto proclamava: “Noi siamo il Fascismo del Duemila”, ma poi dichiarò: “Il Fascismo è il Male Assoluto”.

 

       Inutile dire che, con questi voli pindarici, Fini si conquistò un “posto al sole”. Posto ben meritato, visto che il “nostro Fini” aveva lo stomaco di correre ad abbracciare personaggi impresentabili quali Jean-Marie Le Pen e Saddam Hussein per accreditarsi “fascistissimo tra i fascisti”. Salvo poi a ripudiarli per accreditarsi come “antifascistissimo tra gli antifascisti”.
       Insomma: una luminosa carriera, nel corso della quale il “Fini di oggi” smentiva il “Fini di ieri” e il “Fini di domani” smentiva il “Fini di oggi e di ieri”.
       E coi poveri “colonnelli” appecoronati, obbligati a plaudire alle sue piroette. Mai approfondite, mai spiegate e spesso comunicate loro a mezzo stampa.

 

       Una luminosa carriera grazie a “Zio Giorgio”, che si era rimbambito appresso al suo pupillo, e con “Bisnonna Assunta” pronta a sostenerlo nelle sue battaglie.

***

       Fini vinse; ma, vincendo, cominciarono i guai. Perché, nella lotteria del PdL, gli toccò la Presidenza della Camera dei deputati. Mica si scherza: la terza carica istituzionale!
       Provò a sedersi, ma.... La “Fiamma”, quella fiamma [...], con la Fiamma che ardeva, cominciò ad agitarsi sulla poltrona.
       Succede, dunque, che questo suo continuo agitarsi urtò Berlusconi che lo fece svillaneggiare da Feltri. Oggi lo rimbrotta Maurizio Gasparri (1) e Marcello Veneziani (2). Bossi, invece, la butta sul sarcastico: “E’ invece sull’immigrazione che si scava il fossato. Accoglienza ai profughi? “Fini li vuole? Se li porti a casa sua... Comunque c’è un accordo elettorale e Fini è uno che mantiene i patti” (3). Sui “patti violati” insiste anche Emanuela Fontana (4).

       Si, è vero: il 29 febbraio 2008 è stato sottoscritto un programma elettorale. E con quel programma il centrodestra vinse le Politiche 2008. Embé?!? Quando mai dei “politici” rispettano i programmi che sottopongono al “popolo bue”? E Fini, modestamente, è un politico finissimo. Ragione per cui si risente per il fatto che i suoi alleati non applaudono la sua ennesima piroetta. E dire che Fini era abituato a sentirsi dire: “Fini ha sempre ragione”. Ed attribuisce la mancanza di applausi a “carenza di democrazia”.

       Io sto con Fini. E propongo di fargli pervenire la nostra solidarietà: uno sputo per Fini per ribadirgli il nostro consenso. Siate generosi!

Antonino Amato

 

 

(1) “Gasparri: Fini sbaglia quasi tutto” in “il Giornale” del 12 settembre 2009, pagina 1;

(2) “Gianfranco al bivio: ora scelga” in “il Giornale” del 12 settembre 2009, pagina 1;

(3) “Fininii? Ognuno è libero di suicidarsi come vuole” in “il Giornale” del 12 settembre 2009, pagina 5;

(4) “Punto per punto, ecco come Fini tradisce il programma” in “il Giornale” del 12 settembre 2009, pagina 2.

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